I COMUNI DICONO NO ALL’USO INSENSATO DEL FONDO PER LE POLITICHE SOCIALI
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Segreteria 0458010436 - 3496304936
14 aprile 2014
AL PRESIDENTE DELLA REGIONE VENETO, LUCA ZAIA
p.c.
AL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
AI SINDACI DEI COMUNI DEL VENETO
AL PRESIDENTE DELL’ANCI VENETO
AL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA PERMANENTE PER LA PROGRAMMAZIONE SOCIALE E SOCIO SANITARIA
VERONA, VICENZA, PADOVA, ROVIGO, VENEZIA, TREVISO, BELLUNO,
HANNO DETTO NO ALL’USO INSENSATO DEL FONDO PER LE POLITICHE SOCIALI
Signor Presidente ci ascolti e ci riceva, lo faccia almeno una volta. Discuta con noi e capirà che siamo gente seria che non parla tanto per parlare, che non avanza richieste impossibili e che vuole ridare smalto, efficienza ed efficacia alla politica sociale regionale. Il Veneto che ha fatto propria la “Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità”, che riconosce come LEA i servizi domiciliari deve tornare ad essere un modello da imitare per la sua capacità di dare risposte concrete alle persone e alle famiglie in difficoltà. Serve lungimiranza: vanno affermati i diritti, combattuti gli sprechi.
A questo sintetico progetto, che sollecitiamo, intendiamo dare il nostro contributo propositivo e critico, la nostra disponibilità di organizzazioni e persone impegnate da decenni nel sociale e nel socio sanitario.
Le esprimiamo quindi con franchezza il nostro disappunto nel constatare che la Giunta da Lei presieduta ha deciso di finanziare un progetto inutile e dannoso, denominato “aiutati per aiutare te stesso ed essere utile agli altri”, con 197.000 euro del Fondo per le Politiche Sociali. Tanto più in un momento in cui ogni spesa superflua dovrebbe essere doverosamente tagliata ed ogni euro disponibile investito nei servizi alla persona.
La informiamo, ma certo saprà, che i 7 comuni capoluogo cui la Giunta si è in primo luogo rivolta chiedendo l’adesione al progetto, hanno detto NO. Dovrebbe essere motivo più che sufficiente per rinunciare all’idea delle “postazioni luminose”, ma non siamo sicuri che ciò avvenga. Ci stiamo infatti ancora chiedendo, dopo l’iniziale incredulità, per quale ragione la Giunta abbia approvato il provvedimento.
E’ stato, a nostro avviso, un errore e correggerlo sarebbe un segnale di serietà, di umiltà, di disponibilità all’ascolto e al confronto.
Signor Presidente ci riceva, ritiri la deliberazione n. 160 del 20-2-2014 sulle postazioni luminose nei parcheggi per disabili, impedisca la continuazione di un errore che Le porterà solo nocumento, eviti che l’assessore Sernagiotto con il suo ridicolo giochino lampeggiante, che non appassiona nessuno e che indigna ogni persona di buon senso, possa dare del Veneto l’immagine di una Regione che spende senza criterio e insulta l’intelligenza.
Cordialmente
L’ufficio di presidenza FISH veneto
Antonino Russo, Lilia Manganaro, Flavio Savoldi